Masseria la Cattiva No Virus Please On The Dancefloor 33cl

Descrizione

Se qualcuno conosce giù dei vini naturali inlattinati si faccia pure avanti!
Leonardo Di Vincenzo si ama o si odia per lo stesso motivo: la sua mentalità pionieristica.
Negramaro, Aglianico e Trebbiano scendono in pista da ballo, tutte insieme e tutte in bianco. I mosti, liberi si mescolano immediatamente dopo la pressatura e parte tumultuosa la traccia preferita di Masseria La Cattiva, una fermentazione spontanea a cui non vengono aggiunti solfiti.
Processo produttivo della durata di 6 mesi in acciaio e solo quando tutto sembra ormai finito viene aggiunto mosto fresco, nuova energia per la rifermentazione in bottiglia.

Masseria la Cattiva è un nuovissimo progetto nato da Leonardo Di Vincenzo, pioniere della birra artigianale italiana con la sua ormai ex Birra del Borgo e Marianna, un’amica pugliese che possiede alcuni vigneti e  un’ex masseria nella quale fino a qualche anno era la casa di decine di vacche.
Dietro questo progetto c’è la passione verso il mondo delle fermentazioni ed il vino in naturale in particolar modo.
Le vigne di 3 ettari totali si trovano a Sammichele di Bari, vengono coltivate rigorosamente in biologico dall’anno del loro impianto (2001).
In vigna la lavorazione viene effettuata a mano, gli unici trattamenti eseguiti sono con rame e zolfo.
La fermentazione dei vini avviene al 100% in maniera spontanea, zero solforosa aggiunta.
I vini de La Cattiva sono il risultato di un grande bagaglio tecnico appreso dal mondo della birra. C’è consapevolezza e soprattutto coraggio nello sfidare qualche regola e sperimentare nuovi processi. Molto dei vini saranno un pò fuori dagli schemi, sfuggiranno a facili categorizzazioni, alcuni saranno difficili da comprendere ma in fin dei conti saranno unici.