
Dopo “la birra doppio malto non esiste” forse si potrebbe posizionare sul podio delle nozioni più scontate quella riguardante le bottiglie di vetro trasparenti.
Nonostante sia risaputo che la birra odi la luce, sul mercato si affacciano sempre più frequentemente birre, vini e sidri imbottiglia mediante l’utilizzo di questa tipologia di bottiglia.
Andiamo dunque a sviscerare il motivo per cui alcuni produttori hanno deciso di “rischiarsela”.
E’ bene sapere che il vetro scuro riduce solo del 30% l’assorbimento della luce! Per consentire una schermatura massima l’ideale sarebbe una bottiglia rivestita da un film metallico. Un punto a favore della lattina dunque, anche se va detto che dovrebbe essere realizzata senza saldature poiché queste favoriscono lo sviluppo di corrosioni e liberano ferro in forma ionica, che catalizza il processo di degradazione ossidativa al momento dell’apertura.
Il secondo problema appena citato chiaramente non sussiste considerando che al momento dell’apertura, a differenza di quanto affermano alcuni produttori, la bevanda deve essere subito trasferita in un bicchiere.
Per ottenere maggiori informazioni di tipo chimico abbiamo pensato bene di chiedere al sempre disponibile e preparato Head Brewer di Bonavena Brewing Vincenzo Follino.
Anche lui afferma quanto segue:
“Birra e olio necessitano di protezione dalla luce, essendo questi prodotti che se esposti al sole, anche per pochi secondi, si deteriorano.
Nel caso della birra l’ingrediente fondamentale che risente della luce è il luppolo, in caso di esposizione infatti avviene una conversione delle molecole iso alfa-acidi in 3-metal-2-buten-1-tiolo, un triolo che rilascia il classico aroma denominato “skunky”, cioè di puzzola.
Per quanto riguarda il vino invece non sussistono controindicazioni a riguardo, non avvengono trasformazioni con conseguenti off flavours, tuttavia uno studio ha rivelato che una continua esposizione alla luce porta a una riduzione della parte aromatica”.
Ottimo grazie Vincenzo!
Nell’ultimo periodo abbiamo iniziato a trattare un produttore che riteniamo validissimo e che siamo sicuri farà parlare molto di sé nel prossimo futuro.
Si tratta di Brauerei Kemker, birrificio tedesco che produce sour ales, sidri e ibridi di altissima fattura, imbottigliati in alcuni casi in vetro trasparente. Per tale ragione abbiamo intervistato Jan, fondatore e mastro birrario di questo giovane progetto, chiedendogli il suo parere a riguardo:
“Grazie per avermi contattato Fabio! Innanzitutto si parla di vetro bianco, tutte le bottiglie sono infatti trasparenti (ottima osservazione)!
Con i prodotti che contengono luppolo otterremo molto velocemente un prodotto “skunked”, ma le qualità sensoriali negative non provengono solo dal tipo di vetro utilizzato, bensì anche da un processo di imbottigliamento errato.
Riteniamo che usare vetro bianco per prodotti senza luppolo sia innanzitutto irrilevamente dal punto di vista organolettico, secondo poi crediamo esalti visivamente il liquido contenuto nella bottiglia.
Abbiamo deciso di utilizzare vetro bianco per i nostri sidri anche perché in questo modo le persone possono notare la differenza tra il sidro base e la variante con le bacche di sambuco.
Stiamo anche valutando di imbottigliare birre senza luppolo in vetro bianco, stay tuned!”
Certo che resteremo connessi caro Jan!!
A questo punto possiamo tirare alcune conclusioni a riguardo:
Quando ci troviamo di fronte ad un prodotto confezionato in vetro bianco si tratta di un vino, un sidro o una birra senza luppolo.
Assicurarsi in maniera ancor più severa che il prodotto venga stoccato lontano da fonti di luce e calore.
Bere il prodotto fresco, non lasciamolo invecchiare (se fosse stato un prodotto da invecchiamento non sarebbe certamente stato imbottigliato in vetro bianco).
Nonostante sia quindi possibile imbottigliare in vetro bianco con le dovute precauzioni, alcuni produttori tra i quali Tom Jacobs di Antidoot Wilde Fermenten, restano fermamente convinti che il vetro bianco sia fondamentalmente una scelta di marketing, considerando che l’utilizzo di tali bottiglie non apporti alcuna miglioria sensoriale al prodotto. In effetti migliorie non ce ne sono, anche se Jan Kemker ci ha esaustivamente elencato i suoi validi motivi che giustificano tale pratica.
Tom in seguito alla nostra intervista afferma:
“Abbiamo pensato di utilizzare il vetro bianco, effettivamente l’effetto è bello, ma abbiamo deciso di non farlo. Le persone consapevoli sarebbero in grado di proteggere le bottiglie dalla luce solare, tuttavia sarebbe in qualche modo un segno che antepone il marketing alla qualità, e la qualità dovrebbe sempre venire al primo posto”.
E a voi? affascinano le bottiglie in vetro bianco? Cheers!